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1|2|3|4<<Continua |5 ROBERTO GENNARO E' poeta piuttosto insolito perché il suo stile è fortemente e tenacemente arcaico, che per altro dimostra una grande cultura, le sue liriche escono degli schemi della letteratura contemporanea che da poca importanza alla rima e alla metrica, mentre le sue poesie arcaiche rispettano le regole della poesia dei grandi poeti dell'800 - primi del 900. Lo stile difficile, l'uso di parole oggi un po' in disuso, la sintassi involuta, fanno si che le poesie siano immediatamente riconoscibili, godibili per le loro peculiari caratteristiche.
Poesia: LONTANO Dall'alba che sorge schiarendo l'orizzonte il sole rincorre la luna e il suo regno Scompare la trama del notturno disegno Delle stelle che per tutta la notte han vegliato
Un'onda lambisce le pendici di un monte S'infrange la speranza di rivederti ancora Il mio cuore soccombe a quest'eco sonora Lasciandomi in balia dei ricordi del passato
Non ci sarai più dentro casa ad aspettarmi Ricamando la tua tela con il filo intrecciato Quella trama dei pensieri che volevi dedicarmi Arrivarono tardi e mi hai abbandonato
Scomparendo nella voce di un alito di vento Ho portato via con me la perduta emozione Dimenticando per sempre quei capelli d'argento Accarezzati dalle note di una triste canzone.
Commento: la poesia è piena di voci misteriose che non è difficile decifrare, il poeta è più vicino al dolore e alla rassegnazione. La lirica si affida ad un substrato romantico che cerca il superamento delle fasi dissolutive e lo cerca di superare con il sarcasmo e un velo di tristezza. Ricca di toni poetici, usciti dal suo cuore di fonte alla drammaticità realtà del dolore dovuto all'allontanamento della persona amata. La vita è un labirinto in cui il poeta cerca nello scrivere, nel fare parlare il cuore, una via d'uscita.
Poesia: INCOMPIUTO L'immagine del vento che mi ha appena sfiorato Portava con sé i tuoi occhi d'inverno Li abbozzo sul mio sgualcito quaderno Alternati alle poesie che incompiute hai lasciato
Versi sospesi che la penna accennava Fino ad oggi imperfetti come il saluto Che nel tuo silenzio hai omesso e taciuto Senza dirmi cosa tra noi non andava
Li ho ripresi tra le mani rileggendo le parole Nate per te, per le labbra che baciavo Riportandoli oscuri alla luce del sole
Li ho finiti di fretta, come un tempo immaginavo Finché dentro di me ha bruciato l'amore Che per la tua anima gemella provavo.
Commento: in questa lirica il poeta propone tutte l'emozioni che l'amore scatena nel cuore umano, l'eterna storia di "lui" e "lei" una storia intessuta di gesti, di trasalimento improvviso e smascheramenti inaspettati, già, perché l'amore è una recita, come descrive il poeta. lirica che rispetta la rima, ma insieme ci sono frasi libere, spezzando il legame sintattico. Poesia che trasmette emozioni: romantiche e drammatiche insieme.
Poesia: INSONNIA Fantasmi impalpabili che attraversano la stanza Sono trame intessute da una mente passiva Che subisce i ricordi protratti ad oltranza Nelle ore di veglia maniacale e ossessiva
Tra lacrime segrete annegate nel cuscino Si trovano i sogni perduti in passato Quei rimpianti che si fanno di nuovo vicino Per strozzare la gola e rompere il fiato
Dormire pochi istanti, una benedizione Preclusa al tormento che mi porta a destare L'animo inquieto in cerca di ragione
Tutti i perché si vanno a condensare Nell'immagine notturna, eterea visione Di uno sguardo che non riesco più a dimenticare.
Commento: il poeta trasmette la notte turbata dai ricordi di un amore perduto "...dormire pochi istanti, una benedizione - Preclusa al tormento che mi porta a destare..." Lo stile che è fondalmentamente segno di distinzione nel magma della ricerca espressiva. La lirica descrive, rispettando le rime si legge, come l'amore è insieme gioia, ma anche sacrificio e delusione.
Poesia: VIRGOLA Oggi hai cancellato la mia ultima illusione Il futuro rimasto tra le mani e l'ignoto Sconquassato nell'animo da un terremoto Recupero me stesso dalla carta carbone
Domani è l'anno nuovo e mi riciclerò Rifiutato senza appello il pensiero mi opprime Vittima del destino portato a regime Da una voce ignota che non ascolterò
Un amico mi aspetta nel suo appartamento Fa progetti per due, ragiona di coppia la virgola sul cuore porta in sé come accento
Non si è dimenticato di avermi lasciato Con le mani sospese in una partita doppia E dopo la caduta odierna ma ha ripescato
Commento: il poeta mostra in questa lirica l'introspettiva, come tutte le composizioni che si muovono nella sfera sentimentale, del sentire le emozioni di fronte agli eventi della vita. Lo stile di questa lirica è lineare e maturo di una voluta semplice, ma non privo di lampi di raffinatezza.
Poesia: FREDDO Spinto sulla riva di un mare sconosciuto Ascolto la risacca che nelle onde infrange Ricerco tra i ciottoli il mio cuore perduto L'appendice del mio ego, esile falange
Sparsi nella marea vedo galleggiar momenti Di vita vissuta nel recente passato Armonici risalgono e si inabissano frequenti Muovendosi come se non mi fossi mai fermato
Mi chiedo dove sia la chiave del carapace Che protegge il mio corpo dal fragore esterno Illudendomi di vivere in tempo di pace
Fuori c'è il mondo che mi sta aspettando Ma è freddo come una giornata d'inverno E ancora pensieroso non mi riesco a riscaldare.
Commento: una poesia sensibile e struggente, quella che il poeta trasmette, lirica che sa scavare dentro senza fermarsi in superficie. Dalla forma elegante e sobria, esattezza di lessico, assoluta proprietà espressiva, che trasmette la caudacità dei sentimenti il senso del vuoto che assalgono la solitudine interiore, la poesia entra in quel mondo in cui il lettore ha vissuto. ALESSANDRA GATTINO Nata a Genova dove vive attualmente. Insegnante nelle scuole superiori, ha diversi titoli accademici presso la Facoltà di Filosofia, di Scienze Teologiche e di Scienza della Formazione. Oltre la poesia, coltiva nel frattempo una vivace attività concertistica come cantante di musica antica e barocca. Le liriche che ci ha inviato sono tratte dal libro edito "Periplo Immaginario", sono bene strutturate e seguono un ritmo che è quello interiore del poeta, senza condizionamenti esterni, con impronte inconfondibili della sua personalità poetica. Lucidità di pensiero, profondità di riflessione e di metafora; elementi che fanno delle sue composizioni liriche momenti importanti nel panorama letterario dei nostri giorni
Poesia: CINQUE TERRE Orpelli essenziali di case e di nature.
Miniature di civiltà barocche, su altipiani di mare e rocche saracene.
Piccoli mondi oltre le sponde del levante.
Un infinito traghettìo di anime trapassa il flusso delle onde,
in viaggio tra universi paralleli.
Commento: l'insieme delle liriche di questo libro hanno come filo conduttore Ulisse, da sempre il simbolo dell'eterno migrante, una metafora di un periplo, dunque d'un viaggio immaginario intorno al mondo della poetessa, che solca i mari dell'inconscio in cerca di un approdo che sfugge "... piccoli mondi - oltre le sponde... un infinito traghettio - di anime trapassa - il flusso delle onde..." Anche noi attraversiamo il mare, anche noi fatichiamo per avanzare trai flutti incontrando pericoli che il destino ci pone, ma il nostro scopo di essere umani è quello di andare sempre avanti. Del resto, anche le mitiche figure dell'eroe omerico è stata interpretata come l'instancabile ricercatore. Una lirica significativa "...il viaggio tra universi paralleli." Una bella poesia, non certo semplice, perché non è facile affrontare questo tema senza cadere nella banalità della metafora sul mare; collocandolo con rime equivoche in quanto certe parole di uguale suono hanno significato diverso. Nel complesso c'è l'elemento naturale come mezzo di maturazione riflessiva.
Poesia: ALLA RICERCA
Mi senti?
Quanti messaggi fanno naufragio dentro bottiglie vuote sulla spiaggia - e chissà se ne raccogli i cocci, pezzi di scarto per i tuoi monili di corallo - o se trovi tra le sillabe disperse i fili nascosti di un significato?
Che importa che questo sogno ti riguardi e questo "tu" ti salvi dalle sorti del buio che t'incalza?
Manca un tassello: ovunque vai è possibile raggiungerti e svelare il senso che nascondi?
Resta un segreto oltre ogni domanda: sei la chiave di tutto e non lo sai.
Commento: l'autrice con questa lirica invita ad immergersi nel mare del nostro io interiore e, quanti "messaggi" restano dentro di noi "... quanti messaggi fanno naufragio - dentro bottiglie vuote sulla spiaggia..." oppure scendono in fondo al mare per pescarle, se poi non ci riusciamo ci immergiamo nei sogni "...che importa che questo sogno ti riguardi - e questo tu ti salvi dalla sorte..." Una concezione della poesia improntata dall'immediatezza del sentire e dello scrivere che non tiene conto delle regole, ma basa l'efficacia lirica sulla spontaneità del dire in versi. E questo l'autrice lo mette in pratica in questa composizione, che sembra essere scaturita direttamente dal cuore, ma ha operato su di lei anche una revisione stilistica.
Poesia: Lungomare La sera avanza incerta, un passo dopo l'altro sulla sponda, dove chiazze d'ombra tremano confuse tra le palme.
Le rarefatte immensità che s'aprono sull'onda, altro che non sanno che l'acre odore della bougainville in fiore e l'eco sottile della salsedine, salmastra e roca.
Diporto raro d'ombre e di ragioni, il richiamo delle brezze inquieta il cuore.
E s'aprono orizzonti: brecce d'ansia in un'oltranza immota.
Commento: come la sera oscura le cose, così una piccola incomprensione stende un velo di ombre su un sentimento "... raro d'ombre e di ragioni - il richiamo delle brezze - inquieta il cuore..." In questa rima che dona vibrazioni che sono un fremito di richiesta e di ansietà e risposta "...E s'aprono orizzonti: - brecce d'ansia..." Un andare poetico, questa lirica, che propone immagini preziose, ma non fine a se stesse, ben sì dense di stimoli. Curiosa è la scelta della poetessa di trasformare il suo sentire in elementi legati alla natura. La poesia tesse le metafore dal mare e dallo scrivere versi che coinvolgono ed emozionano.
Poesia: False partenze Parto nella notte per incontrare il vento che ti sfiorò i capelli.
Non sento altro, aria compressa e carica di umidità sbrina le rotaie - lame affilate di coltelli o fili di lana tesi nel labirinto dove ci si incontra e ci si perde -
Scattano gli scambi, imprevedibili scelte obbligate del destino.
L'ultimo tunnel sbocca golfo in mare aperto, un tuffo di luce abbaglia i sensi.
Ma il profumo che investe l'aria non è il tuo.
Commento: la vita immaginata dalla poetessa in questa lirica e una partenza nella notte per incontrare la persona amata, descrivendo con ricca metafora un viaggio, come essere destinati a una prostrazione angosciosa da un limite tracciato dal destino. Il tempo però, trascorre cieco e insensibile, in false partenze, trasformando tutto in rimpianto "...ma il profumo che investe l'aria - non è il tuo..." poesia eterea e lieve, pervasa di delicata e sobria malinconia legata al ricordo.
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© Sigillo Poeta 2006